Mai scolare la pasta nel lavandino, scopri il perché!

Mai scolare la pasta nel lavandino, scopri il perché!

La pratica comune di scolare la pasta direttamente nel lavandino comporta la perdita di un elemento prezioso: l’acqua di cottura. Questo liquido, spesso sottovalutato, è ricco di amido e sali minerali rilasciati dalla pasta durante la bollitura, rendendolo un ingrediente versatile e utile in cucina e non solo.

Mai scolare la pasta nel lavandino, scopri il perché!

Perché conservare l’acqua di cottura della pasta?

Durante la cottura, l’amido presente nella pasta si disperde nell’acqua, conferendole una consistenza leggermente viscosa e un colore opaco. Questa caratteristica la rende particolarmente utile per diverse applicazioni:

  1. Mantecatura dei sughi: L’aggiunta di un mestolo di acqua di cottura ai condimenti permette di legare meglio gli ingredienti, creando una consistenza più cremosa senza dover ricorrere a grassi aggiuntivi come olio o panna. Ad esempio, per piatti come la pasta al pesto, alla carbonara o cacio e pepe, l’acqua di cottura è fondamentale per ottenere la giusta cremosità.
  2. Preparazione di impasti: L’acqua di cottura può essere utilizzata nella preparazione di impasti per pane, pizza o focacce. L’amido presente contribuisce a migliorare la struttura dell’impasto, rendendolo più soffice e favorendo la lievitazione. È importante, però, prestare attenzione alla quantità di sale già presente nell’acqua per evitare impasti troppo salati.
  3. Cottura di legumi e cereali: Riutilizzare l’acqua di cottura della pasta per bollire legumi o cereali può arricchire questi alimenti di sapore e nutrienti, grazie agli amidi e ai sali minerali disciolti.
  4. Cottura a vapore: L’acqua di cottura può essere riutilizzata per la cottura a vapore di verdure o pesce, aggiungendo un ulteriore strato di sapore agli alimenti.

Usi non culinari dell’acqua di cottura

Oltre agli impieghi in cucina, l’acqua di cottura della pasta trova applicazione in diversi ambiti domestici:

  1. Pulizia delle stoviglie: Grazie al suo contenuto di amido, l’acqua di cottura ha proprietà sgrassanti. Può essere utilizzata per ammollo di piatti e pentole, facilitando la rimozione dei residui di cibo e riducendo la necessità di detergenti chimici.
  2. Cura delle piante: Una volta raffreddata e a patto che non sia eccessivamente salata, l’acqua di cottura può essere utilizzata per annaffiare le piante. Gli amidi e i minerali presenti fungono da fertilizzanti naturali, favorendo la crescita vegetale.
  3. Trattamenti di bellezza: L’acqua di cottura, in particolare quella del riso, è nota per i suoi benefici sulla pelle e sui capelli. Può essere utilizzata come base per pediluvi rilassanti o come risciacquo per capelli, donando morbidezza e lucentezza.

Come conservare l’acqua di cottura

Per sfruttare al meglio l’acqua di cottura, è consigliabile scolare la pasta utilizzando una schiumarola o un mestolo forato, lasciando il liquido nella pentola. In alternativa, si può posizionare una ciotola sotto lo scolapasta per raccoglierla. L’acqua può essere conservata per un breve periodo a temperatura ambiente o in frigorifero, a seconda dell’uso previsto.

L’acqua di cottura della pasta è una risorsa preziosa e versatile. Anziché eliminarla, consideratela un alleato in cucina e nella routine domestica, contribuendo così a ridurre gli sprechi e a valorizzare al meglio gli ingredienti a vostra disposizione.

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